Grazie di cuore per la vostra presenza, il vostro sostegno e il vostro impegno!

L’edizione speciale dell’annuale Congresso di EXPERTsuisse, tenutasi il 20 novembre al Kongresshaus di Zurigo, ha segnato il culmine del nostro anno giubilare: insieme a oltre settecento membri e ospiti abbiamo celebrato un secolo di impegno, evoluzioni e successi condivisi. Questo evento ci ha permesso di dare uno sguardo al passato e di proiettarci nel futuro.

Nick Sohnemann ha dato il via con un messaggio incisivo: «Siamo all’alba dei più grandi cambiamenti nella storia dell’umanità». Le sue parole hanno dato il tono a una giornata ricca di spunti e riflessioni sulla responsabilità e sulla costruzione del futuro.

Anche i podi hanno aperto la strada ad aspetti molto promettenti. Moderato da Reto Brennwald, un panel composto dal consigliere agli Stati Erich Ettlin e dai consiglieri nazionali Paolo Pamini, Aline Trede e Kris Vietze ha discusso dell’influenza della politica, della regolamentazione e dell’intelligenza artificiale sull’economia svizzera e sul futuro della nostra professione. Il panel «New Work, New World - e va tutto bene?» con Daniel Gentsch, Claudia Mattig, Stefan Pfister e Stefanie Specker ha trovato il consenso unanime: la formazione professionale ha bisogno di nuovi approcci, perché il modo in cui oggi dirigiamo e collaboriamo plasma anche il nostro profilo professionale di domani.

Il coraggio, la fiducia e la forza dell’azione comune 
La presentazione di Dani Arnold, alpinista estremo, è stata un momento particolarmente intenso. Con le sue parole incisive, ha dimostrato che l’impegno inizia con ogni singolo individuo, ma che la sua vera forza si dispiega pienamente solo nel lavoro di squadra: l’«io» diventa un «noi» e il «noi» genera una forza che rende possibile anche l’impossibile.

Nei loro omaggi, Stefanie Specker e Sergio Ceresola hanno sottolineato l’importanza della responsabilità e il potere creativo della nostra professione: un momento solenne che ha anche celebrato il passaggio della presidenza da Peter Ritter a Denis Boivin. Insomma, una festa che continua ancora oggi, grazie all’orgoglio per il passato e alla fiducia nel futuro.

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